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San Pellegrino in Alpe

Storia

Storia del paese 

San Pellegrino in Alpe, antica borgata posta a 1525 m. sul livello del mare, nasce sulle spoglie di San Pellegrino, morto nel lontano 643 d.C.
La leggenda narra che il giovane S. Pellegrino, figlio di Romano, re di Scozia, rinunciò alla corona, abbandonò la patria ed iniziò un lungo pellegrinaggio attraverso l'Europa, raggiungendo per ordine "divino" la selva dell'Alpe, posta tra i boschi di faggio della Garfagnana e le vette brulle del Cusna, Rondinaio e Cimone.
Qui, insieme a Bianco, un eremita, S. Pellegrino offriva ospitalità ai viandanti che percorrevano le antiche vie Bibulca e Vandelli.
Oggi come un tempo, S. Pellegrino in Alpe è meta di pellegrinaggi e devozione internazionale.
Il confine fra la regione Emilia e la regione Toscana taglia longitudinalmente il santuario in parti uguali e contrapposte, perciò i santi, posti nell'urna dentro il tempietto di Matteo Civitali, dietro l'altare maggiore, riposano con il capo e il busto in Emilia e il resto del corpo in Toscana.
Anche la vecchia Osteria del Duca d'Este, (ora Albergo L'Appennino - da Pacetto -), posta a guardia del confine tra i ducati di Modena e Lucca, risalente al 1221 e sempre gestita dai Lunardi, è divisa sotto il comune di Frassinoro (MO) e sotto quello di Castiglione Garfagnana (LU).

Fa parte del paese un bellissimo museo Etnografico della Civiltà Contadina (posto dentro il vecchio ospitale), intitolato al fondatore"Don Luigi Pellegrini", con oltre 4.000 oggetti esposti, tra i più grandi ed ammirati d'Italia.

 

 

 

Fra i molti fior che vanta l'Appennino

il più bello sei tu, San Pellegrino:

gia sporgi sugli abissi e fra i sussurri

dei faggi, verso i cieli t'inazzurri.

UMBERTO MONTI

 

 

 

Se amate vivere bene, da sultani,

non indugiate a prendere il cammino,

attraversate, monti colli e piani

per sostare quassù a San Pellegrino.

tre tesori elargì la natura:

la salute, la pace e l'aria pura.

PIETRO  BONINI

 

   

 

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